venerdì 29 aprile 2011

Quiche di funghi e pancetta

Dunque dunque....Il tempaccio non ci lascia tregua ed io a questo punto passerò per una gufotta niente male, visto che tempo fa avevo detto ad una amica che domani convolerà a giuste nozze la splendida frase "Coi sandaliiiiii?!? Mamma che freddo che mi fai venire!!!! E magari poi piove a dirotto!"
Ecco. Appunto.
Le previsioni per domani non sono affatto confortanti.
E l'ormai famoso proverbio metereologico parlava delle domeniche! Quindi nessun conforto neanche dalla sapienza contadina dei nostri Vecchi.
Ok. Avevo cercato di mettere una maldestra pezza con un "Beh, mal che vada diremo Sposa bagnata, sposa fortunata", ma a quel punto mi sono fermata, per non innescare altre bislacche considerazioni sul fatto che magari -a fronte di una bella giornata di sole- le stessi indirettamente tirando una jattura matrimoniale...
Uhmamma come faccio in fretta a fare scivoloni di questo tipo, io!!!
Fortunatamente lei era esaltata (a dir poco) dai suoi confetti di 8 gusti differenti, e fra un "Prova quello alla fragola!" e un "Questo più cicciotto è all'arancia!" s'è persa -almeno lei!- le sfumature delle mie gaffes a grappolo!!!
In ogni caso oggi è la vigilia del suo matrimonio e domani, con tutta la sincerità di questo mondo, le augurerò -metereologia a parte- una vita straordinariamente felice. Anche perchè se la merita proprio!
Quindi....Tornando ad oggi...
Fa freddo ma è primavera. Le quiche sono preparazioni che io di solito abbino proprio a questa stagione, ma con questo clima mi è un tantino più complicato. A meno di....
Idea!
..E se facessi una autunnalissima...?


Quiche di funghi e pancetta


Ingredienti
un rotolo di pasta brisée
250 grammi di funghi champignon
200 grammi di pancetta affumicata a dadini
2 patate di media grandezza
4 uova
due cucchiai di parmigiano grattugiato
una sottiletta
mezzo bicchiere di latte
sale
pepe
erba cipollina

Iniziamo mettendo a cuocere le patate. Le facciamo lessare in acqua salata con la buccia. Mentre si suociono, puliamo i funghi e li tagliamo a cubetti. Li mettiamo in un pentolino con un pochino d'acqua e facciamo cuocere pure loro, aggiungendo poi a metà cottura sale, pepe ed erba cipollina, ed acqua, man mano che serve.
Quando le patate son cotte, le scoliamo e le sbucciamo.
Imburriamo ed infariniamo una teglia (quelle a cerniera sono indubbiamente più comode!) e la rivestiamo con la pasta brisée.
Tagliamo le patate a fette sottili e copriamo il fondo della nostra quiche. Schiacciamo le patate compattandole bene e distribuendole in modo uniforme.
In una terrina sbattiamo le uova, aggiungiamo il sale ed un'altra spruzzata di pepe, il formaggio grattugiato, la pancetta a dadini ed i funghi. Se occorre uniamo anche il latte. Mescoliamo bene e versiamo questo composto sul letto di patate.
Rincalziamo i bordi della quiche e copriamo la superficie con la sottiletta.
Ora non ci resta che infornare a 180° per una ventina di minuti. Io, con il mio forno lento, devo attendere quasi il doppio del tempo perchè l'interno sia ben cotto. Ma vi posso garantire che l'attesa è ben ripagata dalla delizia di questa quiche!!!


Con questa ricetta, partecipo al contest di Marcella dedicato alle Quiche!


martedì 26 aprile 2011

Colomba farcita

I giorni appena prima della Pasqua hanno avuto un tempo variabile, tendente -sul finire del sabato- al peggioramento. Di certo le temperature non son quelle quasi estive di due settimane fa. Purtroppo.
Il tutto faceva immaginare che quest'anno i nostri "vecchi" con il loro proverbio metereologico avessero fatto cilecca.
Domenica di Pasqua. La mattina è uggiosa da far spavento: il cielo grigio, l'aria immota e fredda.
Una rondine non fa primavera, ma non se ne vedono in giro. Neppure le colombe: quelle fanno Pasqua. Ma in tal caso si parla solo di quelle insacchettate, inscatolate, glassate, farcite e scontate (no, non ancora!) al supermercato. Anche perchè quelle vive e svolazzanti nei cieli tersi, non ci sono! Mancano i cieli tersi e mancano le colombe!
Nel giorno di Pasqua sembra quasi di essere al 2 novembre. Un 2 novembre anomalo, è vero, ma negli ultimi anni non ne son certo mancati!!!
Eppure...
Sul finir della mattina le nuvole se ne sono andate via, lasciando spazio ad una bella giornata di sole!
Che poi lunedì fosse una giornata bruttarella e uggiosa e la giornata di oggi sia finita con un cielo giallastro di vento e carico di fulmini temporaleschi, questo è un altro discorso. Ora sto scrivendo mentre sento i goccioloni pesanti come chicchi di grandine cadere sul balcone e sfidando la traballante connessione ad internet, ma i Vecchi parlavano di 7 domeniche, non dei sabati e dei lunedì, nè tanto meno dei martedì! Quindi....
Il cielo domenica è diventato terso ma la colomba è apparsa sul tavolo, non in cielo. Farcita e gustosissima, per il giorno della festa!!!!
Ecco a voi la mia...


Colomba farcita



Ingredienti
una colomba pronta senza canditi
6 tuorli d'uovo
150 grammi di zucchero
75 grammi di farina
750 grammi di latte
una bustina di vanillina
5 mezze pesche sciroppate
brandy

Iniziamo preparando la crema. In una pentola mettiamo i tuorli d'uovo e lo zucchero. Mescoliamo bene ed aggiungiamo la farina setacciata con la vanillina. Mettiamo sul fuoco e mescolando aggiungiamo il latte. Come al solito io uso le fruste, per evitare che si formino grumi. Continuiamo a mescolare finchè la crema arriva ad ebollizione e poi per altri 7 minuti, fino ad avere una crema densa ma morbida e omogenea.
Togliamo poi la pentola dal fuoco e lasciamo raffreddare. Nel frattempo tagliamo le pesche sciroppate in pezzettini e mescoliamo in una ciotolina 5 cucchiai di sciroppo di conservazione delle pesche con 2 cucchiai di brandy.
Con un coltello da pane, tagliamo orizzontalmente la calotta della colomba, in modo da lasciare tutta la glassatura intera. Spostiamo la calotta su un piatto e giriamo la colomba in modo da avere il cartoncino di base rivolto verso l'alto. Tagliamo verticalmente una sagoma ridotta della colomba, tenendoci a circa 1-1,5cm dal bordo del dolce. Con delicatezza estraiamo la parte centrale della colomba ed appoggiamo il bordo sul piatto da portata in cui la serviremo. Ora tagliamo orizzontalmente il dolce in tre parti. Quella inferiore, col cartoncino, la posizioniamo sul piatto da portata, ricomponendo il dolce.
Ora uniamo alla crema i pezzi di pesca e mescoliamo bene. Versiamo sul disco di base della colomba un po' di bagna di sciroppo e brandy. Poi riempiamo con metà della crema con la frutta. Appoggiamo sullo strato di crema, il secondo disco di colomba. Lo bagnamo con altro sciroppo e brandy e versiamo la rimanente crema. Dovremmo raggiungere il bordo superiore del dolce.
A questo punto non ci resta che coprire il tutto con la calotta glassata, riposizionandola perfettamente al suo posto d'origine.
Mettiamo il piatto da portata in frigorifero e lasciamolo lì per almeno 3 ore, prima di servire il nostro dolce!
Quel che mi piace di questa colomba è che non sembra "manomessa", quindi il trovarsela poi farcita crea un effetto sorpresa niente male!!!

giovedì 21 aprile 2011

Bon-bon speziati

Oggi è un giorno particolare.
Anzi, a dirla tutta, lo sarà domani.
Domani inizieranno ufficialmente i preparativi per la Pasqua. Il menù è già stato stabilito, ricco ma... diciamo leggero, per quanto un menù della festa conceda di fare.
E' chiaro che quando si è abituati a pranzare con una sola portata -magari ricca, ma una sola- un pranzo che includa: antipasti, primo, secondo, contorno, frutta, dolce, caffè...e pure l'ammazza caffè... ammazza pure te! A partire dall'idea di dover mangiare tutto, sebbene ogni cosa sia definibile "abbastanza leggera"!!!!
Domani saranno quindi i preparativi per la Pasqua.
Un anno fa erano i preparativi di Casina!!! Ebbene sì: esattamente il 22 Aprile di un anno fa inaugurai Casina, venendo a vivere qui!!!
Insomma...bisogna celebrare l'evento!!!
Ho colto al volo un fugace attimo di golosità folle e, attingendo al ricordo della mia ciotolina di cioccolato con crema agrumata alle spezie, ho pensato che forse potevo davvero soddisfare le mie voglie senza troppi eccessi!
Ho pensato quindi a quello stesso connubio straordinario di sapori, proponendoli in formato micro!
Sono quindi nati i miei...

Bon-bon speziati

Ingredienti
60 grammi di cioccolato al latte ai cereali
90 grammi di miele
3 uova + 1 tuorlo
200 ml di latte
40 grammi di farina
10 amaretti duri
la buccia grattugiata di mezza arancia (o qualche goccia di essenza d'arancia)
due cucchiaini di spezie miste (cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano)
cacao in polvere

Iniziamo col preparare la crema. Mettiamo un una casseruola il miele ed il latte. Mescoliamo a fuoco basso finchè il mierle sarà completamente sciolto. Aggiungiamo ora le uova, le spezie, la farina, la buccia grattugiata dell'arancia. Mescoliamo bene e facciamo cuocere fino ad ottenere un composto omogeneo e ben sodo. Spegnamo il fuoco e lasciamo raffreddare bene.
Quando la crema è completamente fredda sbricioliamo in una ciotolina gli amaretti e, in un'altra ciotolina predisponiamo il cacao in polvere.
In un pentolino, facciamo sciogliere il cioccolato ai cereali. Appena è sciolto, spegnamo il fuoco, in modo che non si scaldi più del necessario.
Ora formiamo delle palline con la crema speziata. Ne prendiamo una e la facciamo rotolare negli amaretti per ricoprirla completamente. Aiutandoci con un cucchiaino, la immergiamo nel cioccolato sciolto ed ormai non più caldo e la ricopriamo. Il penultimo tuffo del nostro bon-bon è nel cacao in polvere, mentre l'ultimo è in un bel pirottino... o direttamente nella nostra bocca!!!
Ovviamente dopo il primo bon-bon fatto, bisogna fare anche gli altri! E sarebbe utile non far fare a tutti il loro "ultimo tuffo" in bocca... o almeno non subito, anche perchè vi posso garantire che qualche ora di riposo ne migliora infinitamente il gusto!!!



Con questa ricettina, partecipo a "ZZZZzzzzenzeriamo"
della carissima Federica del blog "Note di Cioccolato"



Colgo l'occasione per ringraziare Lucia del blog "Lucia pasticciona - Golose tentazioni!"
per avermi riservato questo premio!

domenica 17 aprile 2011

Peperoni ripieni alla mediterranea

Domenica delle palme.
E ramoscelli di ulivo son fra le mani di ogni bimbo ed ogni madre alla fine della Messa.
Dalle nostre parti ho visto gente tornarsene a casa con fronde intere, più che con ramoscelli. Ma evidentemente qui la Fede deve farsi misurare. A colpo d'occhio. E da quante più persone possibili.
Certi usi e certi modi -sarò limitata io, probabilmente!- non riuscirò mai a comprenderli...e credo quindi neanche a farli miei. Non che mi dispiaccia la cosa, in questo caso specifico, diciamocelo!
Ad ogni modo...
So che esiste un proverbio (l'ho sentito in dialetto e non chiedetemi di ripetervelo o citarlo, perchè farei certamente errori su errori!) il cui significato è: il tempo che c'è al "Ramo d'Uliva" (ossia alla Domenica delle Palme), sarà il tempo che farà per sette domeniche consecutive. Ed ora non chiedetemi se la Domenica delle Palme è già inclusa nel conteggio!
Considerando che negli anni passati ho potuto saggiare la discreta affidabilità di questo detto e che oggi abbiamo avuto un sole poco velato di nuvole... a me basta così! Poi che siano altre sei o altre sette, va bene comunque!!!
Ed il tempo anche ieri mi ha dato un altro tocco di poesia mentre lavavo i piatti della cena: il sole al tramonto che creava uno splendido riflesso rosso sul lucido dell'acciaio della padella che stavo lavando! (...Poesia che solo noi folli food-blogger possiamo cogliere fino in fondo! Fortunati gli altri!!!)
E' bello vedere come si stiano allungando le giornate!
...Se poi le temperature non crollassero di botto appena cala il sole, sarebbe pure meglio! Ma accontentiamoci!
Anzi...Approfittiamo per tirar fuori dalle dispense le nostre scorte di farina di mais! Qualche polentina, magari rivisitata in versione semi-primaverile, si può ancora azzardare!!!
Ed io aspetto i vostri slanci a base di farina di mais per "Mai dire Mais"!!!
Vi ricordo che si può partecipare anche con ricette d'archivio!
Oggi Sara, la vicina della Cucina Accanto, me ne ha data una gustosissima e presto verrà pubblicata!

Nel frattempo, sempre Nella Cucina Accanto, fanno sfoggio di sè le belle ricette di Valentina e di Ivana!

Correte a vederle, perchè son davvero belle!
...E lasciate i vostri commenti, mi raccomando! Guardate che ci contiamo!

Beh...
Oggi, in preda ad un'ondata di euforia per il bel tempo, mi son lasciata attrarre dai bei colori dei peperoni che soggiornavano in frigorifero a prender freddo.
...In fondo un po' di caldo se lo meritavano anche loro! E così li ho brutalmente piazzati nel forno, dando vita ai miei...


Peperoni ripieni alla mediterranea


Ingredienti
3 peperoni
250 grammi di ricotta
4 acciughe sott'olio
4 cucchiai di grana grattugiato
un cucchiaio di capperi
un cucchiaio di pinoli
origano
noce moscata
sale

Come prima cosa puliamo bene i peperoni e ne tagliamo 2 a circa 3/4 della loro altezza, per ottenere un "contenitore" ed un "coperchio" da ciascuno. Togliamo i semi e tagliamo i filamenti interni.
Accendiamo il forno a 180° e li inforniamo (sia i contenitori che i coperchi) in una pirofila poco unta, per circa tre quarti d'ora.
Mentre i peperoni si cuociono, prepariamo il ripieno. In una padella, mettiamo il terzo peperone tagliato a cubetti piccoli e mezzo bicchiere d'acqua. Portiamo sul fuoco e facciamo cuocere. Aggiungiamo i capperi, le acciughe, una spolverata di noce moscata ed un pizzico di sale.
In una terrina amalgamiamo il grana e la ricotta. Aggiungiamo un po' di origano e, quando le verdure in padella si sono ammorbidite e asciugate, uniamo anche quelle. Mescoliamo bene aggiungendo anche i pinoli e, se serve, ancora un po' di sale.
Togliamo i peperoni dal forno e li riempiamo con il composto. Spolverizziamo la superficie di ogni peperone con dell'altro grana ed inforniamo nuovamente per una decina di minuti, fino a che il formaggio risulterà ben fuso e dorato.
Serviamo ponendo i "coperchi" sui peperoni, in modo che questi ultimi restino scoperti parzialmente.

Con questa gustosa e allegra ricetta partecipo
nella categoria "Rosso"
al contest della carissima Stefania del Blog "Profumi&Sapori",
organizzato in collaborazione con la Cascina San Cassiano.


venerdì 15 aprile 2011

Mini plumcakes salati

La bella stagione per me è sinonimo di gite fuori porta.
Che si tratti di una passeggiata a dieci minuti da casa o che la meta sia distante vari chilometri, poco mi importa: siamo tutti così fortunati a vivere in un Paese che è noto al mondo come il BelPaese, ma in realtà è molto più che bello!
Ricco di natura, di cultura, di arte... Qualsiasi cosa una persona cerchi per il suo tempo libero, in Italia la trova!...E neanche troppo distante da casa! Sempre e comunque!
Diciamoci la verità! A volte è più la pigrizia a non farci muovere dalle nostre poltrone, e l'idea -spesso sbagliata- che in fondo il nostro Paese già lo conosciamo, ci fa prendere aerei per far vacanze dall'altra parte del mondo.
Eppure la nostra cara Italia ha così tanto da offrire e da farci scoprire di sè!

In questo periodo cerco molto (ed internet mi è complice) mete per gite e scampagnate in cui il dovuto relax la faccia da padrone.
Il "dovuto relax", qualche settimana fa, è stato una passeggiata in mezzo ai boschi, scarpinando in salita...e poi in discesa...
Sì, insomma...Tanto tanto relax in fondo non è stato!!!
Tre ore di aerobica, step e gag in palestra mi avrebbero fatto sudare forse meno! Ma il gusto di vivere l'aria aperta, la natura, l'ombra fresca del bosco quando "fuori" c'è un sole che spacca le pietre...e sentirlo addosso che filtra tra il fogliame ancora giovane...beh...Non è rilassante questo ambiente poetico?
Mah...per me il relax è...verde!
E per l'occasione non poteva mancare lo zainetto con la bottiglia dell'acqua, i succhi di frutta da 200ml con la cannuccia, i tovagliolini di carta e...e i panini avvolti nella carta stagnola!
Tale e quale al mio zainetto delle gite con l'oratorio! Son passati ben più di vent'anni, ma il resto è uguale!!!
Anzi no! Ora i panini non me li fa più Mamma, ma me li faccio da sola!
E al posto dei classici panini, questa volta ho optato per questi miei...

Mini plumcakes salati


Ingredienti
250 grammi di farina
100 grammi di latte
100 grammi di prosciutto cotto in un'unica fetta
50 grammi di mozzarella per pizza
3 uova
40 grammi di olio
una bustina di lievito per impasti salati
maggiorana essiccata
mozzarella per farcire

Tagliamo innanzitutto a cubetti piccoli la mozzarella ed il prosciutto.
In una terrina mescoliamo la farina, il latte, le uova e l'olio. Aggiungiamo il lievito e mescoliamo bene per avere un composto omogeneo. Anche se l'impasto risulta abbastanza denso, io uso comunque la frusta.
Uniamo ora la maggiorana, il formaggio ed il prosciutto.
Distribuiamo il composto in uno stampo per mini plumcakes (il mio stampo è da 6), imburrato e infarinato a dovere. Inforniamo a 170° per circa 30-35 minuti.

Per portarli in gita, ho farcito i miei miniplumcakes tagliandoli a metà una volta freddi e riempiendoli di mozzarella a fette.
Ma non ho resistito e ne ho farcito uno quando era ancora tiepido! Nella foto si vede la goduriosa mozzarella filante....e anche la sagoma del mio morso famelico!!! ^____*



Con questa ricetta partecipo al contest "Cosa metto nel cestino?",
organizzata dal blog "Assaggi di viaggio"


Post Scriptum:
Vi ricordo che avete ancora 3 settimane per inviare le vostre ricette per "Mai dire Mais!", e ne aprofitto per ringraziare tutti coloro che stanno partecipando!
...Ormai siamo a 66 ricette raccolte! Vi lancio una sfida: Dite che possiamo arrivare a 100?!?
Vi ricordo che valgono anche ricette di archivio!!!

Post Post Scriptum:
A breve, ci saranno nuove presentazioni nel Condominio della Cucina Accanto!!! Vi aspettiamo anche di là con le nostre simpatiche avventure e le nuove ricette!

martedì 12 aprile 2011

Torta Narcisa

Partirò con una premessa, questa volta.
Avrei miliardi di cose da dirvi e di cui rendervi partecipi...e temo lo farò! Quindi tenetevi forti e seguite il flusso dei pensieri, "the flow of thoughts" di Ulissiana memoria...o meglio dell'Ulisse di Joyce, ma almeno io uso un po' di punteggiatura!
Ma partiamo dalla base: la torta.

Ho fatto una torta. Un'altra torta farcita. Ed è la ricetta che vi presenterò in questo post.
Ecco. Diciamo che il mio scopo non è propriamente quello di arrivare alla Vigilia di Pasqua già piena come un uovo (non di Pasqua, che quelli son notoriamente vuoti!), ma suppongo che il risultato sarà esattamente quello!

...Poco importa. La torta c'è, è buona, e ci vuole.
Nonostante le foto.
Quelle sono orrende e con esse mi candido ufficialmente ad essere cancellata come "indegna" dalle amicizie di Paola, la mia amica fotografa di cui vi parlerò in un post corredato di foto decenti, dato che si prodiga ogni volta a darmi savii consigli sull'uso della macchina fotografica. ...E già è lodevole il suo sforzo, visto il suo partire inorridita per la mia digitale, più tascabile di un francobollo e dotata di un colorino rosa metallizzato, tanto fashion -questo va riconosciuto!- ma troppo poco professional per delle fotografie degne di questo nome, a suo parere. Unico lato positivo, la marca della macchina, sempre a suo parere.
In ogni caso queste fotografie hanno decisamente risentito del...colorino fashion...diciamo così! Abbinato soprattutto alla stanchezza stordente che avevo addosso quando ho dato vita alla mia torta!
Dunque posso ritenermi una validissima ambasciatrice della Campagna in Sostegno dell'Immagine Verace, promossa dai miei Broccoli preferiti!!!


In effetti, va detto e ammesso: la torta è a dir poco insignificante alla vista, soprattutto se presentata su un piatto bianco -come ho fatto io!- e ricoperta solo di panna montata -come ho fatto io!- senza neppure l'aggiunta di un orpello di un qualsivoglia colore -come ovviamente ho fatto io!-, il quale almeno avrebbe donato alla creatura un'aria un po' meno pallida!

Occhi a parte, io credo si mangi ancora con la bocca, e quindi sicuramente mi salvo!
Il gusto è stra-to-sfe-ri-co! Delicato al punto giusto e gustoso senza eccessi!
Una delizia per davvero! E poi, in fondo, una volta tagliata a fette, anche la pallida Torta Narcisa sa sorprendere con i suoi colori così primaverili!
Ecco. Insignificante fuori e sorprendente dentro...come un uovo di Pasqua!
E difatti questa torta la trovo perfetta per le ormai imminenti feste!

Prima però di darvi la ricetta (e farvi vedere le terribili foto), vi spiego perchè la torta oggi era quasi doverosa.
Oggi nasce il mio (ma poi neanche troppo) nuovo blog!
Vi invito tutti a visitare La Cucina Accanto, ossia la cucina virtuale in cui pubblicherò le ricette di chi non ha un blog e vuole far parte della food-blogosfera senza le "ansie" da pubblicazione-post! In poche parole ho pensato ad un "blog per non blogger", perchè il bello è poter condividere le nostre ricette ed esperienze.

Tutti gli interessati mi potranno scrivere via mail,
ed io pubblicherò le loro ricette in uno spazio fatto ad hoc ed in cui ogni "Cuochino"
-ed ogni suo Esperimento Culinario- sarà valorizzato come si conviene!


La voce narrante delle vicende della Cucina Accanto sarà sempre la mia e spero che questo "racconto a puntate" possa crescere in fretta ed anche appassionarvi! Quindi vi invito ad iscrivervi al blog per non perdervi nessun episodio di questa nostra nuova storia!

Io, vi confesso, mi sono già entusiasmata nel creare l'header e le basi del blog e soprattutto nello scrivere il mio primo "episodio", il mio immaginario incontro con Valentina e i suoi muffins!
Sicuramente saremo entrambe felici di avere i vostri pareri
oltre che qui, anche di là, nella Cucina Accanto!

Vi aspettiamo numerosi!


Allora... Cosa aspettate?!?
Ahhhhhh volete la ricetta della mia torta!!!!!
Ecco, festeggiamo tutti insieme con una bella fetta della mia...

Torta Narcisa


Ingredienti
per la base
seguiamo la ricetta della mia Carrot-cake
per la farcia
100 grammi di zucchero
50 grammi di farina
mezzo litro di latte freddo
4 tuorli d'uovo
una bustina di vanillina
marmellata di albicocche
50 grammi di panna montata
un bicchierino di brandy
per la copertura
150 grammi di panna montata zuccherata

Innanzitutto prepariamo la nostra Carrot-cake. Io ho usato una pirofila da forno quadrata di circa 22cm di lato, ma il mio consiglio è di usare una tortiera a cerniera, per aver più agio ad estrarre il dolce.

Come sempre, per le torte farcite, è meglio preparare la torta di base varie ore prima di doverla tagliare per la farcitura, in modo da evitare di sbriciolarla rovinandone i bordi. La torta va tagliata orizzontalmente in due metà.
Prepariamo la crema di farcitura mescolando in una pentola lo zucchero, la farina ed i tuorli. Aggiungiamo il latte un poco per volta in modo da non far formare grumi. Mettiamo poi il tutto sul fuoco a fiamma bassa e continuiamo a mescolare. Cuociamo la crema per circa 5 minuti, poi aggiungiamo la vanillina e proseguiamo la cottura per altri 5 minuti.
Spegnamo il fuoco e lasciamo raffreddare.
Mentre la crema si raffredda, prepariamo la panna montata. Dovrà essere fermissima.
Poniamo la parte inferiore della torta sul nostro piatto da portata. Ne spennelliamo la superficie con il brandy e poi spalmiamo in modo omogeneo la marmellata di albicocche. Se preferiamo, possiamo scaldarla leggermente per renderla più morbida.
Fatto ciò uniamo 50 grammi di panna montata alla crema, stando attenti a non smontare la panna. Farciamo quindi il dolce distribuendo la crema su tutta la superficie della torta.
Ora copriamo il tutto con la "calotta" della torta.
Non ci resta che ricoprire il tutto con la restante panna montata aiutandoci con una spatola. Poi decoriamo i bordi laterali della torta usando la sac-a-poche. Aggiungiamo qualche decoro in superficie e mettiamo in frigorifero fino al momento di servire il dolce!
L'ideale sarebbe far riposare la torta qualche ora, per far amalgamare bene i gusti.




Con questa torta, nonostante le foto,
partecipo allo splendido contest dedicato alla marmellata
organizzato da MariaCristina in collaborazione con Rigoni di Asiago




giovedì 7 aprile 2011

Involtini estivi di melanzane

Ma come mi piacciono queste giornate di sole!
Guidare, poi, immergendomi nei paesaggi spettacolari che questa zona sa offrire, mi dà un senso di pace che non si può neppure spiegare!
Sì, io sento i benefici influssi del sole e della nuova stagione! E mi rigenero, anche guidando come il mio lavoro mi costringe a fare!
Certo, il caldo ha pure i suoi difetti, non neghiamolo! Ma davvero... Come si fa a vedere quelli più dei lati positivi?!
Io non ci riesco proprio!
E' ovvio che conviene mangiare leggero, soprattutto se poi bisogna rimettersi in macchina! E allora quello che ci vuole è un piattino fresco, leggero, nutriente, gustoso...
Sapete...? Questi sono gli aggettivi che mi furono dati in risposta alla domanda che ogni foodblogger ha sicuramente posto in famiglia in questo periodo, ossia "Secondo te...Se io fossi una ricetta, che ricetta potrei essere?"
Ebbene. Io ho ricevuto questa risposta: "La ricetta non la so, ma direi che deve essere gustosa come tu fai diventare ogni cosa, nutriente perchè senza di te sarebbe difficile vivere, e di certo non saresti uno di quei piatti pesanti che ti rimangono sullo stomaco".
Ora...al di là della "poesia" usata per l'ultimo aggettivo (ma che cosa ci si può aspettare da chi trova il modo di dichiararvi il suo amore mettendosi a dedicarvi l'inno della sua squadra del cuore, cantandovela col piglio di un Elvis in "Love Me Tender"?!?), per il resto posso dire di essermi sciolta giusto quanto basta. Ovviamente non l'ho dato a vedere, perchè io son sempre una brutta bestia! Ma quegli aggettivi mi son rimasti impressi.
...Nutriente, gustosa, leggera...
Messi insieme così mi ricordavano anche una pubblicità. ...Ma quale?
Non ho mai trovato una risposta, nella mia memoria.
In ogni caso oggi ho cucinato una ricettina facile facile, veloce veloce, che corrisponde esattamente a questi aggettivi!
Dunque direi che in fondo potrei essere un bel piatto di...


Involtini estivi di melanzane



Ingredienti (tutti a occhio, questa volta!)
melanzane grigliate
prosciutto cotto
philadelphia
pomodori secchi sott'olio

La ricetta è a dir poco banale! Ma a volte è quello che ci vuole: cucinare non significa sempre scervellarsi dietro a ricette complicatissime, no?
Dunque. Prendiamo le nostre fette di melanzane alla griglia (oggi io me le son grigliate apposta, ma si possono usare quelle acquistate in busta al banco freezer del supermercato, oppure grigliarle e congelarle per averne sempre un po' a portata di mano anche per occasioni dell'ultimo minuto!), spalmiamo su ciascuna fetta uno strato di formaggio. Copriamo con del prosciutto cotto. Su un'estremità della fetta di melanzana mettiamo un pezzetto di pomodoro secco sott'olio, ed avvolgiamo il nostro involtino.
Facciamo altrettanto per ogni fetta. Blocchiamo gli involtini con uno stecco da spiedo, assieme a due cubotti di prosciutto cotto e due pomodori essiccati!
Rapido, fresco, leggero, gustoso e nutriente!
Che si vuole di più dalla vita?!? ^___*


Con questa ricetta partecipo al contest "Se tu fossi una ricetta..."
di Giulia del blog "Jul's Kitchen"



...al contest "L'Ospite inatteso" organizzato da Alessia
del blog "Timo e Maggiorana"



...ed anche al contest "In punta di spiedi"
organizzato da , del blog "La torta pendente"


martedì 5 aprile 2011

Torta farcita agli amaretti e caffè

Ormai sono passati un bel po' di giorni dal mio ultimo post.
Ho lavorato parecchio "dietro le quinte" ed a breve avrò un po' di novità da presentarvi.

Vi tengo un pochino sulle spine per le novità più grandi, mentre vi mostro il mio banner, che potrete inserire sui vostri blog con il link alla mia homepage: http://massaiacanterina.blogspot.com !
Eccolo qui:

Ne aprofitto per ringraziare tutte le persone che stanno partecipando a "Mai Dire Mais" con le loro ricette con la farina di mais!
Siamo a quota 28 ricette salate e 22 ricette dolci! E la cosa che mi entusiasma è che la farina di mais si sta rivelando una grande complice per tante preparazioni anche estive e primaverili!

Vi ricordo che c'è tempo fino all'8 maggio per inviarmi le vostre ricette, quindi...

fate largo alla fantasia e alla farina di mais in cucina!

Vi aspetto ancora tanti e numerosi con le vostre ricette
nuove e di repertorio, dolci o salate
...e chi più ne ha, più ne metta!

...E già che ci siamo, passate parola!


Oggi noto di essere in vena di ringraziamenti... Quindi ne approfitto per ringraziare anche per l'entusiasmo che mi state mostrando per "La Ricetta della Porta Accanto"!
...C'è anche chi mi ha scritto ricette senza che io gliene abbia ancora mandate!!!
Tocca prima a meeeeee!!!! ^_________^
Abbiate solo un po' di pazienza, perchè è una cosa che faccio nel tempo libero dal lavoro, dai lavori domestici, dalla cucina e dai post sul blog!
Ecco...Diciamo che avendo dato il via a questa iniziativa quando avevo già ormai quasi raggiunto i 100 Vicini di Casa, sono partita in svantaggio. Ogni settimana spedisco qualche ricetta, ma non aspettatevi che ne spedisca 150 tutte in un week-end!!!
Ognuno avrà la sua ricetta, giurin-giurella, ma abbiate pazienza! ^__^


Ed ora, visto che avete portato pazienza fin qui, vi faccio un regalino, parlandovi di Papà.
Voi direte "Ecchecciazzecca?!?" (rigorosamente tutto attaccato)
Ora lo capirete.
Oggi di certo non è un giorno speciale per lui, ma ...voi avete aspettato qualche giorno il mio nuovo post, lui invece è da varie settimane che aspetta il post in cui...
gli faccio pubblicamente gli auguri di compleanno,
mostrando al mondo della blogosfera la torta
che gli ho preparato per festeggiarlo!!!
^__________^
Auguri Papàààààà!!!!

(...Ovviamente la mia torta ed i miei auguri gli sono arrivati al giorno esatto, eh! Non pensate male, Voi!)

Beh...Il regalino è anche per voi, per ringraziarvi di quanto affetto e partecipazione mi dimostrate ogni giorno! E visto che le cosine dolci e golose vi piacciono non poco, ecco a voi la ricetta della mia


Torta farcita agli amaretti e caffè

Ingredienti
per la base

un vasetto di yogurt bianco (svuotato, il vasetto sarà il nostro misurino per gli altri ingredienti)

due vasetti + due cucchiaini di zucchero

tre vasetti di farina
mezzo vasetto di olio di semi

mezzo vasetto di latte

2 uova medie

una tazzina di caffè

una bustina di lievito vanigliato

per la farcia
60 grammi di amaretti

3 cucchiai di farina
4 cucchiai di zucchero
4 tuorli
20 grammi di burro
mezzo litro di latte
altri ingredienti necessari
200 grammi di panna da montare
50 grammi di mandorle pelate
amaretti

2 tazzine di caffè

un cucchiaio di brandy

Iniziamo preparando la torta che ci servirà come base. Io mi trovo sempre benissimo con la torta allo yogurt: risulta sempre soffice e leggera, alta a sufficienza per essere tagliata in due o tre strati, e con il suo gusto delicato si adatta splendidamente a qualsiasi farcia. Questa voltà l'ho voluta aromatizzare con un po' di caffè!
Procediamo dunque! Accendiamo il forno a 180°, in modo che si riscaldi mentre noi lavoriamo!

In una terrina capiente versiamo tutti gli ingredienti per la nostra torta, mescoliamo ben bene con una frusta, in modo da non far formare grumi.
Imburriamo ed infariniamo una teglia a cerniera da 26 cm di diametro e versiamo il nostro composto nello stampo. Inforniamo per 30-35 minuti. Facciamo sempre la prova-stecchino prima di estrarre il dolce dal forno, poi lo lasciamo raffreddare.

...E nel frattempo prepariamo la crema per la farcitura!
In una pentola mescoliamo zucchero, farina e tuorli. Mettiamo poi la pentola sul fuoco tenendo la fiamma al minimo. Aggiungiamo il latte un poco per volta continuando a mescolare. Anche in questo caso consiglio di usar la frusta.
Quando il composto è liscio ed omogeneo, aggiungiamo il burro e gli amaretti. Continuiamo a cuocere per far addensare il tutto, ed una volta che anche la crema è pronta, lasciamo raffreddare pure quella.

Nel frattempo non stiamo certo con le mani in mano: ci son le mandorle da tritare grossolanamente, col coltello. Ed ormai potremmo tentare di tagliare la torta in due dischi.
Beh...E' sempre meglio aspettare qualche ora, per evitare di sbriciolarla e per far sì che il taglio risulti facile, oltre che perfetto!

Poniamo i due dischi di torta su due piatti, tenendo i lati interni rivolti verso l'alto.

In una ciotolina mescoliamo le due tazzine di caffè con il brandy (ovviamente le dosi che ho indicato possono essere riviste a seconda dei gusti!), ed usiamo questo mix per bagnare il disco di base del dolce. Possiamo usare fino a due terzi della bagna.

Copriamo la base della torta con metà della crema di amaretti e cospargiamo metà delle mandorle tritate sulla crema, in modo uniforme.

Ora versiamo il caffè rimasto sull'altro disco di torta e andiamo a posizionare anche questo sulla base, riformando la torta intera.

Adesso possiamo montare la panna. Fermissima, sodissima... Ed andiamo a mescolarla poi alla crema di amaretti che abbiamo lasciato da parte. Occhio a non smontare la panna!
Useremo questo composto per ricoprire tutta la nostra torta, sia sulla parte superiore che sul bordo.
Ora non ci resta che decorarla a piacere con riccioli di panna montata, amaretti e le mandorle che abbiamo avanzato!


Ecco...Vi mostro anche questa foto, giusto per farvi vedere come risulta l'interno del dolce

(sì, Paola, lo so che è un foto orrenda! Smettila di ridere! Grrrrrrr!!!)
Ehm... Giusto per rendervi partecipi... Paola è una mia amica,
appassionatissima di fotografia e bravissimissimissima a farne.
So che ogni tanto sbircia il mio blog...ma credo ve ne parlerò meglio più in là!
So... stay tuned!!!

...E intanto godetevi la cremina del dolce, anche se la foto non è un granchè!!!



Anche questo dolce partecipa al contest di "Dolcetti d'oltre oceano",
il goduriosissimo contest dei dolci a strati!!!


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