martedì 1 marzo 2011

Fravioli di carnevale

Siamo in marzo e il carnevale s'avvicina.
Il carnevale non è mai stata una delle mie feste preferite. Sarà perchè anche quand'ero bambina in fondo malsopportavo gli scherzi? E i compagni di scuola non me ne facevano mancare mai!
Quel che più mi piaceva era travestirmi. O meglio: progettare come avrei potuto vestirmi.
Vanitosa, direte voi!
In realtà vi smorzo subito dicendovi che un anno mi vestii da diavolo. Con la tuta rossa di "Mago G" (prima che arrivasse IT, i pagliacci in fondo mi piacevano pure...soprattutto quelli sui pattini. E soprattutto se canticchiavano motivetti per le pubblicità di biscotti e merendine! Ah, i gloriosi anni '80!!!), un paio di improbabili cornini attaccati ad un cerchietto messo fra i capelli e...basta: non avevo neanche la coda! In compenso, per nascondere la mancanza del codino, avevo creato questa sorta di sandwichman-version del diavolo che ero! Con tanto di slogan del tipo "io i coperchi li faccio, ma me li nascondono!!!"
...E' probabile che io avessi già una vaga predisposizione all'argomento culinario...

Chiudendo questa parentesi, il carnevale era fatto di travestimenti e...dolci fritti!
Ora è solo dolci fritti.
Ma se non sono fritti è meglio.
E così ho ripescato una ricetta che ormai a Casina è diventata una tradizionale alternativa alle chiacchiere/bugie/frappe e alle frittelle di pastella liquorosissima arricchita da uvette.
Per anni abbiamo mangiato questi dolci nella versione fritta, ma quest'anno....Forno!
Ecco dunque la versione light dei...

Fravioli di carnevale




Ingredienti
Per la pasta:
500 grammi di farina
100 grammi di zucchero
4 uova
3 chiodi di garofano pestati al mortaio
un pizzico di cannella (generoso, aggiungo!)
Per la crema:
750 grammi di ricotta
100 grammi di zucchero
2 chiodi di garofano pesati al mortaio
un pizzico di cannella

Iniziamo dalla pasta, mescolando fra loro la farina, lo zucchero e le spezie. Aggiungiamo le uova ed impastiamo energicamente. Come vedete l'impasto non contiene latte e all'inizio sarà molto asciutto e complicato da lavorare. Poi però diventerà più omogeneo e sodo. Armiamoci di coraggio: è un impasto abbastanza duro da lavorare.
Quando abbiamo creato il nostro panetto, ci rilassiamo facendo la crema! In una terrina lavoriamo la ricotta con una forchetta, aggiungendovi lo zucchero e le spezie ed amalgamiamo bene il tutto.
Ora dovremmo tornare alla nostra pasta. La dovremmo stendere col mattarello...ma noi saggiamente usiamo la santa macchina per la pasta (quella che nella pubblicità -e mica solo lì!- si tramanda da nonna a nipote. O meglio: la nonna si tiene gelosamente la sua e ne regala una uguale alla nipote per il matrimonio!) e salviamo così polsi e bicipiti da una morte certa.
Dunque....Stesa la pasta a 3 mm di spessore, la dobbiamo farcire. Mettiamo sulla sfoglia di pasta la crema di ripieno a cucchiaini, nello stesso modo in cui si farcisce la pasta ripiena! I fravioli andranno formati con un coppapasta del diametro di 8 cm, quindi teniamo conto di questo per distribuire il ripieno!
Con tutti i ritagli di pasta che ricaveremo, tireremo un'altra sfoglia e farciremo altri dolcetti. Così fino a finire l'impasto.
Di crema ne avanzeremo sicuramente un bel po'. Nei prossimi giorni vi posterò un'altra ricettina per utilizzarla (sempre che non la vogliate mangiare a cucchiaiate!!!)
Per la cottura, i fravioli possono esser fritti nell'olio bollente, oppure spennellati di uovo o latte e cotti in forno preriscaldato, ad una temperatura di 180° per una mezz'ora, fino a che s'indorano.
Li cospargiamo di zucchero a velo e li poniamo su un piatto da portata.
Se resistiamo alla tentazione di mangiarli tutti subito, domani saranno ancora più buoni!

Con questa ricetta aderisco all'importantissima iniziativa di Caris.
Vi invito a leggere le sue parole (QUI) e a dare anche voi il vostro contributo.


...E partecipo alla raccolta di BlunotteLive e GialloZafferano!

6 commenti:

  1. Anche a me non è mai stato simpatico il carnevale. Non perchè non sopporto gli scherzi, non mi piacciono gli scherzi di cattivo gusto! Quando ero piccola andava di moda tirare addosso uova marce e farina oltre alla schiuma da barba...'na goduria!!!!!!! Come si faceva ad amarlo il carnevale?!?!?!
    Invece mi sono innamorata delle tue fraviole al forno e soprattutto quella cremina del ripieno...mhhhhhhhhh! Aspetto le altre golosità :D! Baciotti, buona giornata

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  2. Io invece ho sempre mal sopportato i clown e dopo It pure di più!! Anzi... forse Stephen King col suo personaggio li avava resi più verosimile a ciò che avevo in mente io quando guardavo certe maschere col naso rosso... :D
    Però d'altro canto il carneavale ha dalla sua che qualche dolcetto ci esce sempre... :)
    Buoni questi! Mi piace molto l'idea di questa forte essenza di chiodi di garofano...

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  3. Ciao Elisa, concordo con parentesiculinaria: dopo IT i clown mi hanno sempre inquietato per non dire peggio. Non ho più frequentato il mondo mascherato dai miei 20 anni, quando vestita da Minni sopraelevata (sono alta 176!) ho costretto l'allora fidanzato ed oggi marito a venire con me vestito da Topolino a fare l'animatore ad una festa di bambini scatenati....ho rischiato l'abbandono, ma quella prova ha dimostrato che per amore si fa questo ed altro! Anche se in ritardo, potrei contraccambiare con i tuoi fravioli (magari mi rimetto anche le orecchie di Minni!). Un bacione,
    PAt

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  4. @ Federica: Son molto buoni, soprattutto quando -dopo un po' di riposo- i sapori si amalgamano fra loro!

    @ Stefania: Grazie Carissima! A presto! ^__*

    @ Parentesi: Ciao Tizyyyyy! Che bello rivederti! ...Sì. Il profumo che c'era in cucina non te lo so neppure descrivere, credimi!!!

    @ Patty: Anche io l'ultima mascherata credo di averla fatta a 18 anni o giù di lì! (PS: Povero maritooooo!^____^)

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  5. inserisco anche questa che casca a pennello con l'inizio del contest. Smaaackete. a presto prestino :*

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