domenica 26 dicembre 2010

Ventaglietti alle nocciole e cannella

...Ed anche quest'anno è passato il Natale.
Finalmente possiamo respirare per qualche giorno dai ritmi stressanti della vita lavorativa e...tuffarci in quelli delle mega-riunioni di famiglia! C'è chi le odia e chi le ama. Io? Le vivo. Fin nel midollo, come ogni cosa del resto.
E devo ammettere che ieri è proprio stato un bel vivere!
Una piacevolissima giornata a casa degli zii, con tutta la famiglia riunita, a mangiar gli splendidi piattini di Zia Gabri, che è sempre una garanzia!
Devo ammettere che ho tutte zie che san cucinare divinamente... e magari fra qualche tempo vi proporrò qualche ricettina estrapolata (ma potrei anche dire "estorta") dai loro ricettari.

Oggi, pur essendo ancora in molte case un vero e proprio giorno di festa, a Casina questa giornata assume toni decisamente smorzati, pur conservando il ricordo della festa appena passata.
Facile che il 26 dicembre prenda la piega agrodolce più adatta per iniziare a stilare la Santa Lista dei Buoni Propositi che deriva dalla analisi critica del proprio modo di vivere.
E, non so come, mi torna in mente un articolo letto non troppi giorni fa riguardo la strapopolare Benedetta Parodi, elargitrice di ricette ultrarapide (che poi tanto rapide spesso non sono, visto che non c'è donna che in cucina possa fare i tagli sartoriali sui tempi di cottura di un arrosto di maiale!...e diciamocelo: se fosse possibile, ci farei la firma!) adatte al sempre più ampio mondo delle Massaie Senza Tempo.
Mi ci metto in mezzo, sia ben'inteso, dato che negli ultimi mesi mi son sempre dovuta scusare con voi per le mie lunghissime assenze.
Ma in effetti...è proprio vero che abbiamo così poco tempo?! Forse semplicemente lo spendiamo male, occupandoci di cose di poco conto o non di ciò che davvero ci soddisfa e gratifica. Ed al tempo che spendiamo, automaticamente ci troviamo a dare un valore molto più basso di quel che ha. Solo perchè l'abbiamo mal sfruttato.
Ad aiutarci c'è indubbiamente internet. Chi ormai (tranne me, che odio profondamente Facebook) non passa ore a tener finti contatti con gente che in fondo potrebbe vedere di persona? Non sarebbe più bello bersi insieme un caffè o un aperitivo e raccontarsi faccia a faccia cosa ci è successo, le emozioni che abbiam provato, la vita che abbiamo vissuto...? Invece spesso ci si illude di sapere quel che invece è mera apparenza, facciata piazzata sul web perchè possa essere vista-letta-commentata da tutti coloro che ci si imbattono.
Bah....è vita davvero, questa?
In ogni caso io sono una commentatrice di poco valore, non conoscendo affatto il mezzo. Ed ogni mio pensiero può essere strapazzato in lungo e in largo, essendo più che altro un preconcetto.

Questo era il lato "agro" del mio 26 dicembre.
La parte dolce è invece arrivata con un raggio di sole che è spuntato quasi d'improvviso fra le mie mani ad illuminare i colori di uno splendido bouquet ricevuto ieri.




Eccovi la ricetta ultrarapida, adattissima anche a Massaie Senza Tempo ed Internaute Facebook-addicted, dei miei...


Ventaglietti di nocciole e cannella




Ingredienti: (perdonate l'abbondanza di dosi "a occhio" ma questi dolcetti sono frutto di un raptus!)
Un rotolo di pasta sfoglia rettangolare
due manciate di nocciole in granella
un cucchiaio scarso di cacao in polvere
un cucchiaio di cannella
tre cucchiai di zucchero
un uovo

Iniziamo battendo l'uovo con l'aiuto di una forchetta, per mescolare bene tuorlo e albume, poi srotoliamo la pasta sfoglia. La carta da forno che le fa da supporto sarà quella che useremo sulla placca del forno per far cuocere i nostri dolcetti, quindi facciamo attenzione a non rovinarla troppo!
Con un pennello da cucina, stendiamo uno strato di uovo su tutta la superficie della pasta sfoglia. A questo punto cospargiamo la pasta sfoglia con tre quarti della granella di nocciole, cercando di distriburla in modo omogeneo. Procediamo poi allo stesso modo con il cacao e la cannella, ed infine con lo zucchero. Avanziamo un po' di ciascun ingrediente.
Ora confezioniamo i nostri ventaglietti. Pieghiamo i due lati lunghi della sfoglia verso il centro, in modo da farli unire. Spennelliamo ancora di uovo la pasta sfoglia e cospargiamo con la granella di nocciole avanzata, il cacao, la cannella e lo zucchero. Pieghiamo nuovamente la sfoglia verso il centro da entrambi i lati.
Adesso accendiamo il forno a 180° e, mentre lui si scalda, tagliamo il nostro rotolo a fette dello spessore di circa un centimetro ciascuna. Le posizioniamo in modo uniforme sulla nostra carta da forno distanziandole l'una dall'altra. Con le dita cerchiamo di stringere la parte inferiore di ogni ventaglietto e allargare quella superiore, per far assomigliare ogni dolcetto ad un ventaglio...o ad un cuore.
Fatto ciò trasferiamo la nostra carta da forno sulla placca del forno e spennelliamo ogni dolcetto con l'uovo sbattuto, sia sulla parte superiore che sui bordi laterali.
A questo punto non ci resta che infornare e aspettare dieci minuti abbondanti: giusto il tempo di sentire aleggiare nella cucina un ottimo profumo di feste e cannella, e di vedere che i ventaglietti si son dorati!
Sforniamo e lasciamo raffreddare bene. Poi con una spatola, preleviamo ogni dolcetto e lo riponiamo in una scatola di latta...o direttamente in bocca!

giovedì 18 novembre 2010

Penne gorgonzola, noci e mele

Tutti, suppongo, conoscono il detto "al contadin non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere".
Ebbene, concordo in pieno! E ci metto le mie solite varianti!
Infatti il formaggio, io lo abbino alle mele -che io preferisco, rispetto alle pere!- e, visto che di diete, linea e bilance, mi importa relativamente, non prendo un formaggio a caso, ma il gorgonzola!
Voi direte "Potrebbe anche bastare!"...e invece no!
Non vogliamo aggiungere quel tocco autunnale, che ci sta così bene in questo periodo? E poi...lo sanno tutti che gorgonzola e noci sono una delizia, insieme!
Vogliamo farci scappare un'occasione così? Ci accontentiamo di un binomio perfetto quando possiamo avere un trinomio da urlo?!?
Naaaaah!
..Appunto!
E ora, questo nostro super-trinomio...dove lo mettiamo?
Ovvio! Caldo caldo su una bella pastasciutta fumante!

Ebbene, signori e signore, vi presento il mio piatto di...

Penne al gorgonzola con noci e mele




Ingredienti:
200 grammi di pasta corta (io ho scelto le penne rigate)
100 grammi di gorgonzola dolce
mezza mela
10 noci
mezzo bicchiere di latte
sale

Innanzitutto prepariamo le noci sgusciandole e tritandole grossolanamente. Sbucciamo poi la mela e la puliamo del torsolo e dei semi. la tagliamo a piccoli cubettini, che metteremo a cuocere in un pentolino, con mezzo bicchiere d'acqua.
Ora mettiamo sul fuoco anche l'acqua per cucinare la pasta. Saliamo l'acqua, buttiamo la pasta, lasciamo che si cuocia e intanto continuiamo a girar di tanto in tanto le nostre mele. Quando saranno morbide potremo spegnere il fuoco!
In una padella possiamo intanto mettere il gorgonzola, il latte e le noci, dato che ormai la pasta è quasi pronta. Facciamo sciogliere il gorgonzola e restringere il latte. Aggiungiamo le mele, mescoliamo il tutto e scoliamo la pasta per aggiungere anche questa nella nostra padella.
Una bella mescolata finale e... a tavola!

Di sicuro la presenza della frutta nei piatti salati è qualcosa di inconsueto. Anche per questo motivo, a mio parere, dà subito un'aria importante al piatto e lo fa apparire un "piatto da festa".
Ci stiamo avvicinando alle feste natalizie e di inizio anno, e trovo che questa ricetta sia assolutamente adatta ad entrare in un menù speciale.
Con questa ricetta partecipo quindi alla raccolta "Menù di Natale" di Antonella.


...Ed anche al concorso di Stefania la nostra ArabaFelice...in Cucina!
Un concorso interamente dedicato alle mele, frutti fra i più versatili, che ci possono accompagnare dall'inizio alla fine dei nostri pasti, dall'antipasto al dolce!



venerdì 29 ottobre 2010

Carrot Cake

...ormai latito, anche se continuo a inviare le mie Ricette della Porta Accanto alle ormai più di 100 splendide Vicine di Casa!
Sicuramente l'essere tornata al lavoro a pieno regime, mi fa fare orari strani, pranzi fuori casa e, spesso, pasti arrangiati alla meno peggio prendendo le prime quattro cose che trovo fra frigorifero e dispensa.
In ogni caso sono qui, di rientro dopo un breve periodo lavorativo all'estero (devo assolutamente cimentarmi a replicare i favolosi dolci che ho mangiato in Egitto e di cui non so neppure il nome. Certamente ipercalorici, ma così buoniiii!!!!). Beh, nell'attesa di erudirmi in merito, ho sfornato un dolce semplice semplice e che mi soddisfa sempre tanto: la carrot-cake.
Soffice, morbida, bianc... ah, no...questo era Gaber! La carrot-cake è soffice, morbida, ma è arancione - giustamente!- come le carote con cui è fatta!
Io la trovo deliziosa semplicemente mangiata a colazione, con il latte! Ma per una merenda golosissima, o a conclusione di una cena a base dei gusti rustici della nostra tradizione, la si può abbinare ad una crema calda al cioccolato, o anche ad una semplice crema pasticcera aromatizzata con del liquore.

Spero proprio piaccia anche a voi, la mia...

Carrot-cake



Ingredienti:
300 grammi di carote
200 grammi di farina
100 grammi di zucchero
80 grammi di olio di semi
2 uova
una bustina di lievito vanigliato
mezzo bicchiere di latte

Come prima cosa dobbiamo pulir ben bene le carote e tagliarle a pezzettini piccoli. Le facciamo lessare in una pentola con dell'acqua in modo da ottenere una purea. Io di solito schiaccio le verdure cotte con la forchetta, in modo che rimangano dei pezzettini piccoli nell'impasto, ma volendo si può frullare tutto con il minipimer per ottenere una crema omogenea e liscia.
Accendiamo il forno a 180° in modo che si riscaldi mentre prepariamo il dolce. In una terrina mescoliamo la purea di carote con le uova e l'olio.
Sciogliamo il lievito nel mezzo bicchiere di latte e lo versiamo nel composto. Mescoliamo bene ed aggiungiamo anche lo zucchero e la farina.
Ora non ci resta che imburrare e infarinare uno stampo da plum-cake (ma va bene anche una tortiera classica) ed infornare il dolce per 35 minuti. Facciamo sempre la prova dello stecchino per controllare che sia cotta, prima di sfornarla!
Per servirla possiamo metterla su un piatto da portata e cospargerla di zucchero a velo, o abbinarla ad una crema pasticcera calda aromatizzata al liquore, oppure ad una crema calda al cioccolato.

mercoledì 13 ottobre 2010

Torta Delizia

...E voi che pensavate che la mia fase dolce volgesse alla sua conclusione, con questa mia ricetta vi troverete un'altra volta delusi! Ammetto però che questo dolce attende da un po' di essere pubblicato.
Ho preparato la torta Delizia poco dopo il compleanno di Mamma, e siccome non mi sembrava carino pubblicare due torte farcite, ipercaloriche ed iper-pannose nel giro di pochi giorni, ho pensato di attendere un pochino!
Bene, è giunto il momento di farvi conoscere questa torta, che chiamo "delizia" non certo per caso! I gusti su cui ho puntato infatti sono uno dei miei binomi preferiti in fatto di cioccolato: cioccolato e arancia!
La ricetta è di sicuro più lunga da scrivere che da fare, quindi vi invito a sperimentare e deliziarvi con la mia...

Torta Delizia







Ingredienti per la base:
un vasetto di yogurt alla vaniglia
due vasetti di zucchero
tre vasetti di farina
mezzo vasetto di latte
mezzo vasetto di olio di semi
2 uova
una bustina di lievito vanigliato

Mettiamo tutti gli ingredienti in una terrina e mescoliamo con le fruste per ottenere un bel composto liscio e omogeneo. Accendiamo il forno a 180°, imburriamo una teglia di diametro 26 e la infariniamo. Versiamo il composto ed inforniamo per circa mezzora.
Facciamo come al solito la prova-stecchino prima disfornare il dolce e lasciamo raffreddare bene. Una volta che la torta è fredda, la tagliamo orizzontalmente in tre dischi di uguale altezza.


Ingredienti per la copertura:
125 grammi di burro
250 grammi di zucchero a velo
3 cucchiai di latte
aroma all'arancia

In una terrina lavoriamo il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente. Aggiungiamo lo zucchero a velo un poco per volta, amalgamandolo al burro. In ultimo uniamo il latte mescolato all'aroma all'arancia. Il risultato dovrà essere una crema morbida ma ben soda.
Mettiamo la nostra crema in frigorifero fino a che la dovremo usare.


Ingredienti per la farcia:
200 grammi di cioccolato fondente aromatizzato all'arancia (o, come nel mio caso, con scagliette di arancia candita)
400 grammi di panna da montare già zuccherata

Mettiamo in un pentolino il cioccolato ridotto a pezzetti e 50 grammi di panna. Facciamo sciogliere bene il cioccolato tenendo il fuoco al minimo e continuando a mescolare.
Quando il cioccolato s'è sciolto, lo lasciamo raffreddare. Nel frattempo mettiamo in una terrina la panna avanzata e la montiamo a neve ben ferma. Quando è soda, aggiungiamo il cioccolato e mescoliamo con movimenti lenti, dal basso verso l'alto, per evitare di far smontare la panna.


Per la bagna usiamo un drink all'arancia e rhum.

Per la decorazione facciamo sciogliere il cioccolato fondente e "disegnamo" alcune foglie sulla carta da forno distesa. Quando il cioccolato s'è raffreddato, mettiamo il foglio di carta da forno in frigorifero perchè le foglie si solidifichino del tutto.


Componiamo la torta!
Innanzitutto poniamo il disco inferiore della torta su un piatto da portata. Prendiamo, se l'abbiamo, il bordo laterale di uno stampo a cerniera diametro 26 e lo poniamo (ovviamente chiuso!) attorno al disco di torta.
Tiriamo fuori dal frigorifero la crema di burro all'arancia in modo che si ammorbidisca mentre pensiamo alla torta.
Cospargiamo un po' di drink arancia-ruhm sul disco di torta, cercando di non inzuppare la base e di spargerlo in modo omogeneo.
Adesso versiamo metà della crema al cioccolato sulla base bagnata e livelliamo aiutandoci con un cucchiaio.
Fatto questo, poniamo sulla crema il disco centrale della base e lo bagnamo con altro drink. Copriamo il tutto con la crema al cioccolato rimasta. La livelliamo e la copriamo con l'ultimo strato di base.
A questo punto entra in azione la crema di burro all'arancia. Deve essere abbastanza morbida, perchè ne dobbiamo spalmare un po' sulla superficie della torta, aiutandoci con una spatola. La difficoltà di quest'operazione sta nel non lasciare in vista i segni della spatola. Per questa ragione la crema deve essere morbida: il lavoro sarà molto più facile!
Una volta coperta la parte superiore del dolce, dobbiamo pensare ai bordi laterali! Con una sac-a-poche ed un beccuccio a mezza stella, ho creato tante "colonnine" lungo il bordo della torta. Ho poi rifinito il bordo superiore con un cerchio di crema, girando lungo tutto il perimetro del dolce!
Ora non ci resta che occuparci della decorazione superiore! Prendiamo il foglio di carta da forno dal frigorifero e teniamolo a portata di mano! Con del cioccolato fuso disegnamo una sorta di ramo curvo, che segua la forma tondeggiante della torta. Prima che il cioccolato si indurisca, stacchiamo le foglie di cioccolato dalla carta da forno (ci basterà piegare la carta al di sotto di esse muovendo le dita in modo moooooolto delicato!) e le posizioniamo sul nostro ramo!
Ecco. Ora non dobbiamo far altro che prendere piattini, forchettine, un coltello ed una spatola e....servire la Torta Delizia!


Con questa ricetta partecipo a "Layer Cakes",
il contest di Dolcetti d'oltre oceano!



mercoledì 6 ottobre 2010

Dolcetti ai mirtilli

L'autunno è sempre fatto di giornate intense. La ripresa del lavoro dopo la pausa estiva già pone tutti in un clima mentale differente, ma quando le temperature cambiano...beh, si è tutti automaticamente più concentrati. Sarà che ci si stringe nelle spalle, iniziano a comparire sciarpine sulle giacchette, si tende a guardare di più a terra mentre si cammina... L'avete mai notato? Sembriamo tutti così seri e pensierosi, quasi filosofeggianti! E se adesso camminiamo guardando in basso, quando le foglie copriranno del tutto selciati e marciapiedi, e magari ci si sveglierà attorniati di nebbia e brina, sicuramente converrà farlo ancora di più per evitare scivoloni rischiosi!
Tutto sommato anche l'autunno freddo ha il suo fascino.
Ieri invece, dopo giorni cupi e uggiosi, nel pomeriggio siamo tornati a vedere un cielo azzurrino. Non certo un cielo terso e brillante come un bel cielo estivo, ma... Diciamo che l'idea di potersi aspettare oggi una bella giornata di sole pieno era di per sè molto, molto, molto affascinante!
Col buonumore addosso ho deciso di darmi da fare!
Non ho ancora esaurito del tutto il mio periodo dolce. Ultimamente sto preparando spesso torte lievitate.
A breve immagino smetterò, o quantomeno, rallenterò i ritmi di produzione, visto che questi dolci iniziano a lasciarmi tracce addosso!
Diciamocelo in tutta onestà: al diavolo i rotolini! Le prove bikini sono passate, se proprio ci pensavamo con patimento, ed ora ci possiamo davvero sfogare!!!
Io che a Casina ho deciso di non ospitare bilance pesapersone, di rotolini, maniglie dell'amore e maniglioni antipanico, mi sono sempre curata decisamente poco. Ad infastidirmi maggiormente è di certo l'effetto collaterale della pelle più unta rispetto a prima.
Ma...non saranno certo due dolcetti mangiati in dieci minuti a modificar così tutto quanto, no? E...E neppure due dolcetti mangiati ogni dieci minuti....n-no?Coff coff...e neanche se poi faccio una pausa di mezz'ora e poi ne mangio altri due...v-v-vero?
Ebbene...l'effetto che questi dolcetti han fatto su di me è stato proprio questo.

Per fortuna che mi sono arrivate le sette splendide confezioni di tisane Pompadour, vinte in occasione del concorso "Ti cucino così...con i fiori" organizzato da Lucy nel suo blog!


Indubbiamente la tisana snellente e la tisana depurativa mi torneranno molto utili a breve!!!!

In ogni caso...A me questi dolcetti son proprio piaciuti, anche se noterete certamente che ho cercato di camuffare un mio slancio di idiozia culinaria con un gagliardo slancio di creatività! (Chi non intuisce già dalla fotografia, si legga anche solo per curiosità la ricetta, ed il "mistero" gli sarà svelato!)

(...e nel frattempo tenetevi pronte: sto già suonando ai campanelli delle Vicine di Casa, per consegnare la Ricetta della Porta Accanto!!!)


Non vi trattengo oltre e vi lascio ai miei...

Dolcetti ai mirtilli





Ingredienti:
un vasetto di yogurt ai frutti di bosco
due vasetti di zucchero semolato
tre vasetti di farina
mezzo vasetto di olio di semi di girasole
mezzo vasetto di latte
due uova
una bustina di lievito vanigliato
marmellata di mirtilli

Dire che il procedimento è banale...è cosa banale! Ma tant'è: è banale! Ed è così rapido fare l'impasto, che ci conviene accendere subito il forno sui 180°, perchè probabilmente saremo già pronte ad infornare prima che lui si sia portato a temperatura!
Dunque... Mettiamo tutti gli ingredienti (tranne la marmellata di mirtilli) in una terrina, in ordine di citazione (gh!), mescolando bene per avere un bel composto omogeneo. Io consiglio sempre spassionatamente di adoperare la frusta, che agevola moltissimo!
Ungiamo ed infariniamo degli stampini da muffins e versiamo a cucchiaiate il composto in ciascuno stampino, fino a colmarlo per due terzi.
Fatto ciò, versiamo al centro di ogni stampino un bel cucchiaino abbondante di marmellata di mirtilli.
Inforniamo per circa 30 minuti.
Ed ecco il tocco creativo: la marmellata in cottura scivolerà sul fondo degli stampi. Dato che la calotta superiore di ogni dolcetto non si bomberà, la faremo diventare la parte inferiore. La marmellata invece diventerà la decorazione superiore!
Disponiamo i dolci su un piatto da portata e spolverizziamo, appena prima di servirli, con dello zucchero a velo.

Note: Con le dosi che ho indicato, ho infornato uno stampo in silicone da 9 muffins. L'impasto che m'era avanzato, è finito direttamente in uno stampo da plum-cake. Ho ricavato dunque 9 dolcetti ed una mattonella alta circa due centimetri e mezzo!

sabato 2 ottobre 2010

Melanzane ripiene

Eccomi di ritorno.
Nel tempo in cui son stata lontana dal pc (e purtroppo anche dai fornelli!) son successe parecchie cose. La cosa certamente più facilmente percepibile è l'abbassarsi delle temperature. Ora, davvero, si può dire che siamo entrati nella stagione autunnale. Ed anche i caloriferi di Casina iniziano a lavorare.
Anche accendere il forno è un bel piacere, in questi giorni, ed anzi: cucinare diventa un facile pretesto per coccolarsi davanti al suo vetro sgombrandosi la testa dai pensieri e perdersi nei colori e negli odori ovattati di ciò che si sta cucinando.
Non avete mai avuto lo sguardo imbambolato e attento, che cerca di cogliere i cambiamenti delle forme del formaggio che si scioglie lentamente? Quale granellino si scioglierà prima? E scivolerà di qui o di là? Da piccola mi succedeva spesso, ma impaziente scappavo a dedicarmi ad altri giochi e poi tornavo a controllare se le mie teorie si erano rivelate esatte oppure no. E ne facevo altre, ovviamente. Scappavo di nuovo e ritornavo. Fino al trillare del timer, che da un lato rompeva la magia, ma dall'altro risvegliava i languori e riportava l'attenzione sulla fame...o la gola!

Ho avuto pochissimo tempo in questi giorni. Troppo poco per cucinar cosine sfiziose e troppo poco per passare tempo a far teorie davanti al forno. Ma il forno -chi lo odia e chi lo ama- per me è un buon alleato.
Ho preparato delle melanzane ripiene. Piatto semplice e senza pretese, che ognuna di noi sa fare e fa in mille modi differenti. Niente di nuovo, in sostanza. Ma certamente è uno di quei piatti che "salvano" anche chi, come me, spesso si trova a vivere a ritmi frenetici.

Prima di passare alla ricetta però, volevo ringraziarvi per l'entusiasmo con cui avete accolto la mia proposta della "Ricetta della porta accanto"!
Ho un bel po' di e-mail da inviare, ma per qualche nome non sono riuscita a reperire indirizzi di posta elettronica. Chi fra le mie sostenitrici sa di non aver riportato il proprio indirizzo nè nella home del suo blog, nè nel proprio profilo di blogger, è pregato di inviarmi una mail in privato in modo da poter ricevere la sua ricetta!
...Comunque è bello avere tante Vicine di Casa!!!
Se starò via ancora, lascerò a voi la cura delle mie piante!

Ed ora vi lascio la ricetta delle mie...

Melanzane ripiene



Ingredienti:
3 melanzane
400 grammi di carne macinata di bovino (ma se preferite potete anche optare per carne suina)
una mozzarella
grana padano grattugiato

origano
olio extravergine d'oliva

sale

pepe


Di solito nelle ricette delle melanzane ripiene, si parte tagliando la melanzana e svuotandola della sua polpa. Io ho due motivi per procedere diversamente: il primo è che svuotare la melanzana è un'impresa che porta via molto meno tempo se la verdura è cotta; il secondo è che spesso la cottura in forno, per i tempi stabiliti, lascia a mio parere la "ciotola" di melanzana ancora troppo dura rispetto al suo ripieno.
Dunque... puliamo le melanzane e le tagliamo per il senso della lunghezza, ma le cuciniamo per qualche minuto a vapore, in modo che sia la polpa sia la buccia si ammorbidiscano.
Mentre le melanzane si cuociono, iniziamo a preparare il ripieno.
In una terrina capiente mettiamo la carne e la lavoriamo brevemente con una forchetta. Tagliamo la mozzarella a cubetti e l'aggiungiamo alla carne. Uniamo all'impasto anche un bel pizzico di origano essiccato (o, se le abbiamo, 2-3 foglie di origano fresche, tritate) e abbondante formaggio grattugiato. Mescoliamo bene in modo da amalgamare gli ingredienti.
A questo punto le nostre melanzane sono sicuramente ammorbidite: in fondo non ci serve che siano cotte del tutto! Le prendiamo e le svuotiamo della polpa, tenendoci a circa un centimetro di distanza dal bordo esterno. Dobbiamo ricavarne delle barchette, attenzione quindi a non scavare troppo!
Una volta svuotate le melanzane, le disponiamo in una teglia leggermente unta d'olio. Accendiamo il forno a 180° in modo che si scaldi e torniamo al nostro ripieno.
Aggiungiamo la polpa delle melanzane tagliata a pezzettini o, se preferiamo, possiamo tritarla prima di unirla al composto.
Regoliamo di sale e pepe e aggiungiamo un filo d'olio extravergine d'oliva.
Mescoliamo il tutto e iniziamo a riempire le nostre melanzane. Abbondiamo pure, che male non fa!
Adesso copriamo ogni melanzana con altro formaggio grattugiato, in modo che in cottura faccia la crosticina dorata che tanto amiamo.
Il forno è arrivato alla temperatura stabilita? Perfetto! Allora inforniamo la nostra teglia e andiamo a fare altro per una mezz'oretta... non prima di aver studiato qualche teoria sullo scioglimento del formaggio però!

giovedì 16 settembre 2010

Torta di compleanno

"Ciao! Scusa se ti disturbo...non è che hai per caso un pochino di zucchero da prestarmi, che mi sono accorta che me ne manca uno zic per arrivare a quel che serve..."
"Ma certo! Te lo prendo subito!"
"Grazie, sei un tesoro! Uhmmm ma che buon profumino! Cosa stai cucinando di buono?"
E così, oltre alla ciotola di zucchero torni a casa con la ricetta della vicina, e il giorno dopo le riporti la sua ciotola, un pacchetto intero di zucchero e una bella fetta del dolce che hai fatto. Ed ovviamente lei ti riporterà il piatto e ti chiederà la ricetta, e magari davanti a un caffè le racconti come ti è stata utile la ricetta che ti aveva dato lei.
Lo stesso accade su internet. Forse. Più o meno.
A me piacerebbe succedesse, anche per dare a questo mezzo tecnologico una parvenza ancora più umana, domestica...viva.

Oggi è il compleanno di Mamma. L'abbiamo festeggiata ieri (tutta colpa mia e del mio lavoro) e questa è stata la torta che ho preparato per lei dopo giorni di ansia e panico riguardo la scelta degli abbinamenti, della farcitura, della decorazione. Un parto!
Del resto... lei ha partorito me, diciamo che io ho partorito qualcosa per lei! Si meritava un bel premio per avermi sopportato finora da quando mi ha messa al mondo! E pare che sia anche stata soddisfatta del risultato... e non certo solo lei!!!

Il mio vicino di casa (sì, il papà della Famigliola Felice di cui vi ho già parlato qui) ieri mi ha vista mentre caricavo in macchina il Premio Sopportazione che ho preparato per festeggiare Mamma. E' stato così bravo a trattenere l'acquolina in bocca (vi garantisco che ho notato la sua fatica, appoggiato al bordo del finestrino della mia CARterina -ormai ho ribattezzato anche la macchina!) che mi sono sentita in dovere di ripagarlo dello sforzo fatto. E, tornata a Casina, gli ho fatto avere una microtorta ricavata con quel che mi era avanzato della base e delle creme usate per la torta di Mamma.
...Ora mi riporteranno il piatto. E suppongo mi chiederanno la ricetta!
Funziona così!
E mi son detta "Perchè non farlo anche con chi, in effetti, mi lascia le sue ricette ogni giorno?".
...Un modo per ringraziarvi.
E m'è venuta l'idea: "La ricetta della porta accanto"!
Ecco di cosa si tratta. Tutte le persone iscritte al mio blog riceveranno via mail una mia ricetta. Una ricetta che non pubblicherò qui sul blog di Casina.
E' un piccolo regalo, personale. A ciascuna una ricetta diversa.
Potrete replicarla, provarla e pubblicarla sul vostro blog come "La ricetta della porta accanto", appunto. Ed altrettanto farò io con le ricette che eventualmente riceverò in risposta alla mia mail!
Questa è stata la mia idea e spero che possa essere un pensiero gradito!
Partirò chiaramente dalle prime iscritte e farò la cosa gradatamente (anche perchè in neanche due mesi, siete già più di cinquanta!!!! ...caspiterina... grazie mille!)
Beh... Vi lascio il banner dell'iniziativa, che potrete inserire insieme alla ricetta che riceverete via mail da parte mia, e che potrete mettere nella home del vostro blog, se vi farà piacere segnalare questa iniziativa.

(Mi piace tanto questa immagine: sa di condivisione e collaborazione.
E' per questo che l'ho scelta, visto che è questo lo spirito con cui propongo questa idea!)



Nel frattempo vi lascio le tre ricette necessarie a comporre il dolce che ho fatto per Mamma (perchè "ciù is megl che uan, ma frì is megl di tutt!"...o rimanendo in tema pubblicitario, potrei anche dire che "frì is a megic namber!") e spero di farmi perdonare per la poca presenza che in questi giorni riesco a dare sia qui che a spasso nelle vostre Cucine Virtuali.


Torta di Compleanno (cioccolato bianco e fragola)






Ingredienti per la base:
(io ho fatto due torte uguali, usando uno stampo da 26cm di diametro. Gli ingredienti si riferiscono ad una sola torta. L'unità di misura è il vasetto di yogurt.)
un vasetto di yogurt cremoso alla fragola (senza pezzi di frutta)
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
mezzo vasetto di latte
mezzo vasetto di olio di semi
2 uova medio-grandi, oppure 3 uova piccole
una bustina di lievito vanigliato

Mettiamo tutti gli ingredienti in una terrina capiente. Accendiamo il forno a 180° in modo che si riscaldi mentre noi mescoliamo gli ingredienti fra loro. Cerchiamo ottenere un bel composto liscio ed omogeneo, togliendo tutti i grumi che possono venire. Imburriamo ed infariniamo la teglia, versiamo l'impasto e inforniamo. La cottura durerà mezz'ora, quindi mentre la prima torta si cuoce, noi possiamo iniziare a preparare l'impasto per la seconda!
Facciamo sempre la prova dello stecchino prima di tirar fuori la torta dal forno. La mettiamo su un piatto completamente piatto e la lasciamo raffreddare bene.

Note: Dato che queste torte andranno farcite, conviene prepararle svariate ore prima di procedere a tagliarle per la farcitura, per evitare che i bordi si sbriciolino.


Ingredienti per la copertura:
250 grammi di burro
500 grammi di zucchero a velo vanigliato
3 cucchiai di latte
vanillina, solo se si usa zucchero a velo non vanigliato

In una terrina, lavoriamo bene il burro con una forchetta fino a farlo diventare morbido e cremoso. Aggiungiamo un poco alla volta lo zucchero, continuando a mescolare fino ad ottenere un composto spumoso, ma molto sodo. Amalgamiamo alla crema il latte e mescoliamo ulteriormente.
Mettiamo in frigorifero la crema, chiusa in un contenitore ermetico, fino a che la dovremo usare.


Ingredienti per la farcia:
300 grammi di cioccolato bianco
600 grammi di panna da montare già zuccherata

In un pentolino scaldiamo 200 grammi di panna. Spezziamo le tavolette di cioccolato e le mettiamo nel pentolino insieme alla panna, mescolando continuamente, fino a che il cioccolato si è completamente sciolto. Togliamo la pentola dal fuoco e mescoliamo ancora per amalgamare bene panna e cioccolato.
Montiamo gli altri 400 grammi di panna e, quando è ben ferma, uniamo ad essa la crema di cioccolato. Amalgamiamo con delicatezza gli ingredienti, mescolando con movimenti dal basso verso l'alto, in modo da non far smontare la panna e mantenere il composto sodo.


Per la bagna useremo dello sciroppo di fragola mescolato a dell'acqua.


Componiamo la torta
Tagliamo una delle due torte (quella che ha la parte superiore più piatta) a metà, nel senso orizzontale, creando con essa due dischi.
L'altra torta andrà tagliata più di fino: tagliamo il fondo cercando di tenerci molto vicini alla sua base e tagliamo la calotta superiore. Quel che ci servirà, sarà il disco centrale, che dovrà essere spesso circa un centimetro e mezzo.
Tiriamo fuori dal frigorifero la crema per la copertura: mentre comporremo la torta, lei si ammorbidirà tornando a temperatura ambiente e potremo lavorarla senza intoppi!
Bene...Iniziamo! Appoggiamo il disco di fondo della prima torta sul piatto di portata. Se l'abbiamo, appoggiamo il bordo dello stampo a cerniera (ovviamente chiuso!) attorno alla base della torta. Ci servirà a contenere la farcitura e ci aiuterà notevolmente a comporre la torta ben dritta!
Con un cucchiaio, spargiamo un po' di bagna alle fragole su tutta la superficie della base. Non eccediamo, visto che si tratta dello strato più basso: se l'inzuppiamo troppo, poi faticheremo non poco a servire il dolce! Quindi, poco sciroppo, ma omogeneo.
Versiamo adesso sulla nostra base metà della crema al cioccolato bianco. Aiutandoci con il cucchiaio, cerchiamo di stenderla in uno strato uniforme.
A questo punto prendiamo il disco centrale ricavato dalla seconda torta e lo appoggiamo all'interno del nostro stampo, ponendolo bene al centro.
Lo bagnamo con lo sciroppo alle fragole (questa volta possiamo abbondare un po'!) e copriamo con la restante crema di cioccolato. La stendiamo bene e la copriamo con il disco superiore della prima torta.
A questo punto possiamo aprire il bordo a cerniera e ammirare! Con una spatola togliamo gli eventuali eccessi di crema dai bordi (scusa validissima per testare -se già non l'abbiamo fatto prima!- la qualità della farcitura!).
Ora non ci resta che coprire il dolce con la crema al burro secondo il nostro gusto personale. Io ho coperto la parte superiore della torta con un abbondante strato di crema. Ho disegnato un fiore lungo tutta la circonferenza, ed un fiore più piccolo al centro. Con la sac-a-poche ho ricoperto tutto il bordo laterale della torta ed ho rifinito la circonferenza superiore.
Ho aggiunto ribes, mirtilli e lamponi per decorare il tutto!




Con questa ricetta, partecipo al contest "Torta di Compleanno", organizzato da Antonella nel suo blog!




Ed anche al contest "Layer Cakes" di Dolcetti d'oltre oceano!


venerdì 10 settembre 2010

Finalmente... Muffins!

Finalmente ritorno!
Non che io sia mai andata via, in effetti. Ma se tanto ho presenziato nella vostre Cucine, poco ho fatto nella mia. Non pigrizia, ma... Come si fa a cucinare se poi si possono mangiare solo pietanze in formato omogeneizzato?!
Io non ce la faccio!
In questa settimana posso ammettere di aver patito la lontananza dai fornelli (forse patimento acuito dal mio massiccio immergermi nei profumi delle vostre Cucine, appunto!). Ed in un attimo di depressione acuta mi son trovata a sgranocchiare in perfetto stile roditore un mezzo gambo di sedano, con gran commozione nel sentir qualcosa fare "scrunch" sotto i miei denti!
In ogni caso sto tornando alle normali attività mandibolari e, di conseguenza, si torna a spignattare, per fortuna!

La sera di ieri aveva qualcosa di magico. Non so ben spiegare che cosa, ma ci sono stati un po' di cambi di programma, un po' di novità, un po' di cose che tornavano alla normalità. E mi è venuta voglia di osare.
Sì. Poteva essere la sera giusta.
Anzi. Certamente Era La Sera Giusta!
Due terrine. Ingredienti liquidi in una; ingredienti secchi nell'altra.
Muffins, a noi!
Signore e signori, ho sconfitto lamaledizione del muffins! (per chi non sapesse, provate a sbirciar qui).
Direi che questa grande vittoria è stata la ciliegina sulla torta! Finalmente! Ci voleva!

Quindi...Prima di darvi la ricettina, vorrei ringraziare tutte le ragazze che mi hanno incoraggiata! Sapere di non essere l'unica ad impattare con problemi che ti fan sentire quella data preparazione decisamente avversa, non è cosa da poco. E sapere che anche Imma (che ormai ho ribattezzato "La Semidivina dei Dolci"!) era lì a sostenermi e adirmi che anche lei di problemucci ne ha avuti, mi fa dedicare a lei questa ricetta!
E così ne approfitto anche per ufficializzare la mia adesione al suo BlogCandy, fatto in occasione del suo secondo anno di blog. Un grande augurio, Cara Imma, e grazie per tutte le ricette ed i consigli che da due anni a questa parte hai messo a disposizione di tutte noi! ...E grazie anche perchè continui a fare così, con la stessa cura e gentilezza di sempre.
Anche Blunotte ha organizzato un GiveAwawy, ed anche al suo partecipo! Andate a visitare il suo blog, se gia non lo conoscete, perchè è davvero ricco e stracolmo di ricettine sfiziose!


Per parlarvi invece della piccola iniziativa che voglio promuovere io, vi faccio attendere il mio prossimo post!!!
Intanto, vi lascio i miei...

Muffins alla cannella



Ingredienti:
300 grammi di farina
100 grammi di zucchero
100 grammi di latte
125 grammi di yogurt
30 grammi di burro
2 uova
una bustina di lievito vanigliato
cannella in polvere, quanto ci piace

La preparazione dei muffins è rapida. Quindi, per prima cosa ungiamo lo stampo da muffin ed accendiamo il forno: mentre noi lavoreremo, lui si riscalderà fino ad arrivare ai 200° che ci occorrono. Poi mettiamo in un pentolino il burro, lo facciamo sciogliere sul fornello, a fuoco basso.
Ora mettiamo in una terrina la farina, lo zucchero, il lievito e la cannella e mescoliamo bene. In una seconda terrina, invece, mettiamo tutti gli ingredienti liquidi, e quindi: il latte, lo yogurt, le uova. Mescoliamo bene il tutto in modo che gli ingredienti si amalgamino ed aggiungiamo il burro che ormai si sarà sciolto. Un'altra mescolata e continuiamo!
Si aggiungono ora gli ingredienti secchi nell'altra terrina. Fermi tutti prima di mescolare! Piccola regola fondamentale dei muffins: bisogna mescolare poco, ma in modo efficace, altrimenti diventeranno duri e poco sofficiosi...e non ci piacciono duri, i muffins, no? Quindi, pochi giri di cucchiaio, ma che amalgamino bene. Per non sapere nè leggere nè scrivere (e per farci bastare meno girate di cucchiaio), facciamo come se avessimo davanti la panna montata: dal basso all'alto. Ed in questo caso, poco importa se rimane qualche grumo (meglio un grumo in un muffin che tutta una teglia di dolci da buttare).
Ed ora... Nello stampo! Ogni forma va riempita per due terzi, perchè, chiaramente, i muffins lievitano!
Il forno ora dovrebbe essere già caldo da un po'. Fra 15 minuti converrà iniziare a tenere d'occhio i "bimbi". Devono essere dorati ma non troppo, e felici al punto da farti già sentire come profumano da almeno 3 minuti. Così tu sforni che hai già l'acquolina...e ti tocca pure aspettare che almeno si intiepidiscano! Con il mio forno, devo rimanere 5 minuti in adorazione...Sarà per questo che l'acquolina mi vien così?!

giovedì 2 settembre 2010

Fior di zucchero al riso

Non c'è nulla da fare, non riemergo più da questa fase zuccherosa in cui son precipitata (a dirla tutta non è che mi dispiaccia però, diciamocelo!) ed anzi inizio a immaginarmi trasformato in versione dolce il contenuto del mio frigorifero. Non sono ancora arrivata ai polli allo spiedo caramellati e farciti di panna montata, ma...
Beh. I fiori di zucca si prestano ad essere cucinati sia in versione salata che dolce... ed io ovviamente ho mobilitato le mie ideuzze per sfornare una ricettina nuova e sfiziosamente zuccherina! Oltretutto la Mamma mi ha rifornito di nuovo con queste aromatiche corolle, di un giallo che fa venir invidia ai girasoli, profumate tanto da farsi sentire in tutta la cucina!
Sì, i fiori di zucca mi piacciono proprio! E se tanto mi piacciono in versione salata, ripieni, altrettanto mi piacciono fritti, dorati nella pastella dolce e spolverizzati di zucchero a velo.
Ma visto che avevo voglia di strafare (del resto, qui non ci facciamo mancare nulla!!!) ho pensato bene di cucinarli...davvero sfiziosissimi! Alla fine mi sembrava quasi di essere al luna park, fra lattine da buttar giù con pistole ad aria compressa e cignetti di plastica galleggianti in cui infilare al volo anelli, per vincer un pelouche in premio.
In quest'aria intrisa di profumo, dei semplici fiori di zucca presero il nome di...

Fior di zucchero al riso





Ingredienti (per 12 fiori) :
12 fiori di zucca
150 grammi di riso (io ho usato il Roma)
una manciata di uvetta
due cucchiai di marsala
mezzo litro di latte
quattro cucchiai di zucchero (più un po')
un albume
una bustina di vanillina

Come prima cosa mettiamo a cuocere il riso in una pentola, immerso in due tazze d'acqua. Teniamo il fornello abbastanza basso e mescoliamo di tanto in tanto in modo che il riso non s'attacchi alla pentola! Se serve, aggiungiamo altra acqua e la facciamo assorbire. Portiamo così il riso a circa metà cottura.
Mentre il riso inizia a cuocersi, puliamo i fiori e priviamoli del pistillo.
Tagliamo l'uvetta in pezzetti più piccoli (ogni chicco in due-tre parti) e li mettiamo in ammollo nel marsala.
Ricordiamoci di controllare il riso! Quando è arrivato a metà cottura, aggiungiamo i 4 cucchiai di zucchero e la vanillina e proseguiamo la cottura aggiungendo latte anzichè acqua. Il riso deve risultare molto molto morbido, immerso nella sua cremina di latte.
A questo punto aggiungiamo l'uvetta ed il marsala in cui l'abbiamo ammorbidita. Diamo un altro paio di girate al riso in modo da amalgamare bene gli ingredienti e spegnamo il fuoco.
Lasciamo raffreddare un poco e poi partiamo a farcire i fiori, riempiendoli con il riso dolce al marsala e chiudendoli bene, unendo fra loro le cime dei petali.
Ora non ci resta che accendere il forno a 180°, mettere un pezzo di carta da forno sulla teglia del forno (la leccarda) e ritornare ai nostri fiori!
Mettiamo in una ciotolina l'albume e in un'altra ancora un po' di zucchero. Passiamo uno alla volta i fiori nell'uovo e nello zucchero e li appoggiamo sulla carta da forno. Disposti tutti i fiori, li spolverizziamo con ancora un poco di zucchero e li inforniamo per una decina di minuti (il mio forno è un po' lento e ci ha messo circa un quarto d'ora). Di certo, quando sono pronti, ve ne accorgete dal profumo di zucchero filato che aleggerà nella vostra casa!
Rimangono morbidi, una volta cotti, ma lo zucchero sopra resta croccante! E lo scuro che rimane sulle punte dei fiori e sulla parte inferiore è semplice caramello! Anzi...ve ne rimarrà un po' anche sulla carta da forno...Io da brava golosona, faccio sparire anche quello!

Anche con questa ricetta partecipo al contest "Ti cucino con i fiori"
organizzato da Lucy nel suo blog "Ti cucino così"!

domenica 29 agosto 2010

Crumble Doppia Frolla

Quando la voglia di dolce si unisce indissolubilmente alla voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, restare con le mani in mano mi è davvero impossibile! E ieri questo incredibile mistero ha dato i suoi frutti!
Mi spiace, ma mi trovo ancora nella fase dolci. Abbiate fede: prima o poi mi passerà!
Beh. Avevo appunto voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e la mia mente è andata dapprima a rovistar nello scatolone etichettato "possibili idee di dolci al cucchiaio" (quelli già sperimentati non avrebbero soddisfatto le mie voglie...per partito preso!), poi -dopo aver confrontato gli ingredienti necessari con la lista degli ingredienti disponibili- è passata allo scatolone "crostate e affini".
Ho sentito l'eco di un grido fra gli scatoloni "Elisa! Ho trovato! Il Crumble!"
Ho controllato anche io le liste degli ingredienti.
Farina: c'è; zucchero: non manca mai; burro: speriamo che basti; mele: non ne posso più di vederle in casa.
In effetti non serviva altro!
Ovviamente però ho aggiunto il mio solito tocco in più.
La cosa divertente è che, dopo carrellate infinite di crumbles visti nei vari foodblog, e pur essendo ben incuriosita dalla ricetta, non mi ero mai appuntata ingredienti e procedimenti.
La ricetta dello scatolone mentale era una ricetta vista tempo fa su un libro, letta velocemente e archiviata per "quando servirà".
Veniva semplicemente chiamata "torta", ma aveva la faccia da crumble! (anche se ai tempi in cui l'avevo memorizzata, non lo sapevo ancora!)
Ebbene... E torta-crumble sia!
Ancora col dubbio di cosa stessi creando (sarà o non sarà un crumble?) ho iniziato a lavorare. Lavoro rapido, oltretutto, direi. E quando dal forno ha iniziato ad aleggiar in Cucina il profumo di frolla...beh...La questione "Crumble o Non-crumble" a quel punto importava poco!
Perdonerete le foto orrende (soprattutto quella del dolce ancora ben composto nella teglia), ma capirete: ero in preda ai profumi, oltre che al caldo soffocante e alle luci terribilmente artificiali di Casina di Notte.
Stamattina la torta mi ha deliziato a colazione (ed ho anche sfornato qualche foto migliore di dettaglio!), ma ero sempre più concentrata sul gusto che non sulla qualità degli scatti che andavo facendo. E poi...sempre quel tarlo fisso: come diamine si può chiamare questa torta? E' un crumble oppure no? Potrò usarla per il contest?
Pranzo dai miei. Non posso non portare il dolce. Ormai sta diventando una tradizione: il mio esperimento del week-end approda di fisso in CasaMammaPapà.
Non si sono leccati le dita, ma solo perchè mangiando questo dolce con le forchettine non se le sono sporcate!
E al fatidico "Che buono! Come si chiama questo dolce?", ho sfoderato un bel "bhoooooo!" che ha colto tutti di sorpresa.
Dopo le spiegazioni del caso, Mamma s'è messa a cercare la descrizione generica del Crumble, su uno dei suoi miliardi di libri ed abbiamo dedotto che anche se il mio dolce non è un crumble tradizionale, in uno slancio di fantasia, lo possiamo tranquillamente definire un...

Crumble Doppia Frolla






Ingredienti:
Per la pasta:
300 grammi di farina
150 grammi di burro
un cucchiaio di zucchero
75 grammi di acqua

Per farcire e "crumblare":
4 mele
"quanto vi piace" di cioccolato fondente (io ne ho scelto uno arricchito di pezzetti di lampone)
2 savoiardi
50 grammi di zucchero
80 grammi di burro
100 grammi di farina
zucchero a velo

Innanzitutto prepariamo la pasta per la base. Facciamo sciogliere il burro e lo versiamo in una ciotola, aggiungiamo la farina, lo zucchero e l'acqua mescolando rapidamente. Formiamo una palla e la lasciamo riposare in frigorifero per una mezz'ora.
Nel frattempo prepariamo la frutta per la farcitura. Laviamo e sbuciamo le mele, priviamole dei semi e del torsolo e tagliamole a spicchi sottili. Per evitare che s'anneriscano bisognerebbe bagnarle con del succo di limone, ma io non l'ho fatto: son stata abbastanza rapida da non far scurire la frutta!
A questo punto imburriamo ed infariniamo una teglia da crostata (io ho usato una pirofila), accendiamo il forno a 220° e prendiamo la pasta dal frigorifero. La stendiamo con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia spessa circa 3mm. Adagiamo la sfoglia sulla teglia per coprirne la base e le pareti.
Copriamo la base della torta con metà della frutta, cospargiamo sulle mele i savoiardi sbriciolati e il cioccolato a pezzettini. Versiamo sul tutto due cucchiai dello zucchero (100 grammi totali), copriamo con le mele rimaste, cospargiamo con un altro cucchiaio di zucchero.
Ora dobbiamo fare la pasta per crumblare il nostro dolce. Uniamo il burro, la farina e lo zucchero avanzato, mescoliamo brevemente e strofinando la pasta fra le mani creiamo tante briciole che faremo ricadere sul dolce per coprirlo.
Fatto tutto questo, il nostro forno sarà già in temperatura da un po'. Inforniamo la teglia e ce la scordiamo per circa 20 minuti. Poi abbassiamo la temperatura a 180° e cuociamo per altri 20 minuti.
Una volta fredda, cospargiamo la superficie della torta con dello zucchero a velo...e iniziamo a tagliar fette!
Se vogliamo una presentazione importante, possiamo accompagnare la torta con dello zabaione o una crema calda al cioccolato. Nel periodo estivo l'ideale è un pò di marmellata!

E con questa ricetta, partecipo al contest "Crumble dolci e salati"
organizzato da Panna Cioccolato e Fantasia


giovedì 26 agosto 2010

Torta fresca al sambuco

Sono ancora in fase-dolci.
Mi passerà, prima o poi. Intanto me la godo, ed anche le mie carissime papille gustative ringraziano!
Questa volta è stato il turno di una torta fresca, ed in queste giornate calde va giù che è una meraviglia! Bisogna però starci attenti, come per il vino bianco, perchè questo dolce è una bomba calorica. Io ho ovviato il "problema", donandone mezza ai vicini di casa (allegra famigliola felice composta da: mamma, papà e tre tesorini vivacissimi), appena rientrati dalle loro vacanze. Il mio pensiero di Bentornati è stato apprezzato e li ha colti di sorpresa, ma vedremo come commenteranno!
La ricetta da cui ho tratto spunto per questa mia torta l'avevo trovata molti mesi fa in internet, quando ancora non avevo in mente di aprire un blog di cucina e quando ancora non mi importava un granchè prendermi nota della fonte della ricetta. In ogni caso suppongo che in ogni foodblog ci sia qualcosa di quantomeno simile! Io certamente sperimentando la ricetta-base appena scovata non ho saputo non aggiungere i miei soliti tocchi, primo fra tutti una bella dose di fiori di sambuco! Ovviamente ora che di sambuchi in fioritura non ce n'è, bisogna costringersi a farne a meno ed accontentarsi dell'aroma dato da un filo di marmellata, ma...
Vi lascio la ricetta completa, quella del primo esperimento, e nel corso della ricetta e nelle note di fondo, vi lascio traccia anche della rivisitazione in tempo di sfioritura dei sambuchi con un po' di miei commenti e considerazioni. Poi mi dite anche voi cosa ne pensate!
Ebbene, ecco a voi la mia...

Torta fresca al sambuco



Ingredienti:
250 grammi di frollini al mais (nella seconda versione, ho usato quelli al cioccolato)
100 grammi di burro
250 grammi di yogurt alla banana
125 grammi di yogurt alla vaniglia
250 grammi di panna da montare
30 grammi di zucchero a velo (solo se la panna non è già zuccherata)
5-6 ombrelli di fiori di sambuco (in periodo di sfioritura, un paio di cucchiai di marmellata di sambuco. Ma questo è un tocco in più di cui si può comunque fare a meno, e la nostra torta sarà semplicemente allo yogurt!)

Per prima cosa facciamo fondere il burro e, mentre il fornello fa il suo dovere, sbricioliamo i biscotti nel mixer e li mettiamo in una terrina. Aggiungiamo il burro fuso e mescoliamo bene in modo che il burro si assorba in modo omogeneo.
Versiamo il composto in uno stampo a cerniera (io ne ho usato uno di 26 cm di diametro) e lo stendiamo in modo uniforme, pressandolo bene sul fondo. Questa sarà la base biscottata del nostro dolce. Mettiamo nel frigo e non pensiamoci per un po' ...anche perchè c'è la farcia da fare!
Se li abbiamo, prepariamo i fiori di sambuco pulendoli e diraspandoli dai ramettini.
Ora in una terrina montiamo a neve fermissima la panna, aggiungiamo lo yogurt e, se serve, lo zucchero a velo. Mescoliamo bene, con movimenti delicati dal basso verso l'alto per non smontare la panna. Aggiungiamo anche i fiori e mescoliamo per distribuirli uniformemente nel composto.
A questo punto recuperiamo lo stampo dal frigorifero. Se non abbiamo potuto mettere fiori freschi nella farcia, stendiamo un velo di marmellata di sambuco sulla base biscottata, mantenendoci scostati dal bordo. Ora copriamo il tutto con la farcia di panna e yogurt, distribuendola in modo omogeneo nello stampo e livellandola per bene.
Adesso dobbiamo costringerci a dimenticare il nostro dolce (ma questa volta è cose più complicata!), almeno 4 ore in frigorifero. Se dopo due ore, la farcia sembra ancora morbida, passiamo alle maniere forti e spostiamo il dolce nel freezer (e in questo caso lo dovremo tirar fuori almeno mezz'ora prima di servirlo, s'intende)!
In ogni caso, come vi ho anticipato, il rischio è che questo dolce, dopo l'ultima permanenza in frigorifero/freezer, veda la luce del sole per un'ora al massimo, perchè sparisce dal piatto di portata ad una velocità impressionante! Però è una soddisfazione!

Note: Si può decorare la torta con fiorellini freschi di sambuco o altri fiori bianchi per un effetto molto raffinato, soprattutto se si sono messi fiori di sambuco freschi anche nell'impasto (perchè traspaiono e, secondo i miei gusti, sono davvero deliziosi da vedere, oltre ad aggiungere un aroma speciale al dolce!), oppure si possono usare dei fiori essiccati (come nella foto, in cui ho usato fiori di sambuco pressati).


Con questa ricetta partecipo al Contest "Ti cucino..con i fiori",
organizzato da Lucy nel suo blog "Ti cucino così".

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